Abbiamo le mani in pasta.
La pasta fatta in casa di una cucina in trasferta.
C’era una volta la pasta sfoglia fatta a mano. E c’è ancora. È a FuoriModena. Dove si tira la pasta come la corda di un violino. Tutti i giorni come sfogline davanti al tagliere prepariamo l’impasto con acqua, uova e farina.
La farina eretta a vulcano sul tagliere per accogliere il contenuto delle uova (albume e tuorlo) fresche di giornata.
Tagli rapidi e sicuri disegnano il fazzoletto per crescentine e gnocco fritto. O che riempito, ripiegato e ben saldato nei lembi fa nascere il tortellino.
Tortellini. La lonza di maiale, il prosciutto crudo di Modena, la Mortadella di Bologna macinati finemente. Uova, sale, noce moscata e Parmigiano Reggiano si uniscono insieme per dare vita a un tripudio di storia e sapore. Ecco il suo ripieno.
Che viene confezionato nella pasta ripiegata ad arte secondo tecniche creative che fanno del tortellino un’icona mondiale. E più piccola è la sua dimensione più è apprezzato.